Tutti abbiamo diritto a un gabinetto.
È questo il proposito di istituire il “World Toilet Day” o “Giornata mondiale del Gabinetto”, festeggiata a livello internazionale il 19 novembre, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013 per mettere in luce il problema della mancanza di servizi igienici adeguati.
Più di 2,4 miliardi di persone ancora oggi non hanno la possibilità di farla in santa pace, in un bagno con tutti i crismi. Quasi una persona su tre al mondo.
Non nascondiamoci dietro alla siepe! (che in questo caso suona bene).
Questo problema sanitario e sociale causa diffusioni di malattie e perdite di vite umane.
Il gabinetto dona dignità, permette di rimanere in un luogo protetto in un momento intimo, permette di liberarci vescica (e non solo) quando ne abbiamo voglia. Permette il contenimento dei batteri, di salvaguardare l’ambiente e di concentrare le risorse sullo sviluppo economico di tutti i Paesi.
Quanto è bello fare una pipì in santa pace? Farla quando scappa e lasciare che scorra come un fiume, senza spingere né trattenere, come consigliato da chi si intende di pavimento pelvico.
Ma lo sapete, la nostra priorità è promuovere il diritto alla salute sessuale, con un occhio di riguardo a quella femminile.
Non possiamo non soffermarci quindi a quelli che sono i principali disagi femminili creati dalla mancanza di adeguate toilette nel mondo.
In India e in Africa, in particolar modo, molte donne vengono aggredite mentre cercano un luogo all’aperto dove fare pipì o defecare. E molte ragazze smettono di frequentare la scuola dopo l’arrivo delle mestruazioni perché non possono contare su adeguati servizi igienici, perdendo quindi la possibilità del diritto all’istruzione.
Com’è possibile che non esistano soluzioni socialmente utili per debellare la questione?
Ma festeggiare questa giornata ha senso anche in Paesi industrializzati poiché diffusione e pulizia dei WC potrebbe essere determinante anche per la salute sessuale di donne che non fanno che provare a trattenerla pur di tornare a casa propria a farla, causando stress a vescica e pavimento pelvico, con conseguenti danni al benessere intimo. E successivo acquisto di tamponi per le goccine di pipì.
A proposito …lo sapete perché le donne vanno sempre in bagno in coppia?
Perché probabilmente al suo interno non esisterà un gancio (la cui presenza è segno indiscutibile di civiltà) a cui appendere la borsa o il cappotto. E con l’amica si entra a turno e ci si tiene il malloppo, evitando di tenere cose tra i denti.
Perché non è così sicuro che la porta si possa chiudere e una volta in bagno probabilmente dovremo fare le capriole per dover stare in un equilibrio precario poiché il water sarà con tutta probabilità zozzo. Figuriamoci se possiamo anche tenere la porta!
Perché la carta igienica mancherà con probabilità al 75% e la nostra amica ha di sicuro i fazzolettini in borsa.
Perché forse ci sarà arrivato il ciclo e avremo lasciato la nostra preziosa coppetta mestruale a casa. Ma lei avrà gli assorbenti. Proprio come in quella memorabile puntata di Sex and The City in cui Samantha riusciva ad avere un tavolo nel più esclusivo ristorante di New York per merito di un assorbente regalato alla direttrice di sala!
Lode quindi a quei locali che in bagno hanno il kit di cortesia per le donne attive: struccante, assorbenti d’emergenza, crema mani, cotton fioc per sistemare il mascara e magari anche un kit da cucito. Decisamente un segno di progresso. Non una chimera, visto che locali del genere esistono e vengono annoverati tra i BEST dalle donne, perché, se vorrete giudicare un locale, fatelo anche visitando il bagno. In fondo, a destra, naturalmente.
Kit di cortesia in cui non dovrebbe mancare il nostro Lady Comfort Pee.
L’unico oggetto in grado di permetterci di fare la pipì in totale comodità e libertà, in piedi, al sicuro dalle tavolette sudicie. L’invenzione dell’acqua calda, poiché è un facilitatore: una barchetta in cartoncino che permette di controllare il flusso della minzione ed evitare di macchiarci o di fare le ginnaste sui WC.
In treno, in aereo, in autogrill. Al cinema, ai concerti, all’aperto. Allo stadio! (Anche se quest’anno ai Mondiali non ci andremo.)
Il 19 Novembre dunque festeggiamo il diritto alla diffusione dei gabinetti nel mondo, non dimenticando di celebrare un luogo di immaginario erotico collettivo anni ‘80: è pur sempre l’ufficio di Fonzie, non dimentichiamolo! Hey!